La gravidanza è un momento speciale nella vita di una donna e che comporta grandi cambiamenti nel suo fisico, apprezzabili non solo all’esterno ma anche all’interno. A causa di questi importanti cambiamenti, infatti, la futura mamma può avvertire dei sintomi particolari che è importante saper identificare e trattare per imparare a vivere al meglio i mesi con il pancione. Tra questi sintomi possiamo citare le nausee, il mal di schiena, mal di testa, dolore al seno e anche l’insonnia.
Una delle caratteristiche della gravidanza, infatti, è la mancanza di sonno durante la notte, accompagnata da una stanchezza mattutina che conferisce un fastidioso senso di spossatezza, soprattutto nel terzo trimestre della gestazione. Le cause che, durante una gravidanza, determinano una maggior difficoltà nel dormire durante la notte sono molteplici e tra queste possiamo citare:
Ecco come recenti studi dimostrano che la percentuale delle donne con problemi di sonno durante la gravidanza si aggira tra il 40 e il 70%, arrivando fino all’80% per le mamme nel terzo trimestre.
Imparare a controllare l’insonnia in gravidanza è molto importante, prima di tutto perché una futura mamma ha bisogno di riposare più ore in una notte, soprattutto per prepararsi ai duri mesi che la attendono alla nascita del suo piccolo; ma i motivi per cui è necessario regolare il proprio sonno in gravidanza, ed in particolare i livelli di melatonina, sono vari.
L’assunzione di melatonina in gravidanza è possibile ma non è esente da rischi, per questo è molto importante sapersi regolare nell’utilizzo, facendo riferimento anche al proprio medico di base. Fisiologicamente, la melatonina in gravidanza apporta importanti benefici: è in grado di favorire lo sviluppo della placenta, funge da antiossidante, regola il ritmo circadiano sia della mamma che del bambino, favorisce lo sviluppo del sistema nervoso ed endocrino e riduce le possibilità di un parto pretermine.
Tuttavia, assumere melatonina in gravidanza come integratore può non essere del tutto sicuro, dal momento che in questo caso si tratta di un ormone prodotto in laboratorio, detto “di sintesi”. Al giorno d’oggi la sicurezza dell’assunzione di melatonina in gravidanza è ancora molto dibattuta perché non ci sono studi sufficienti a riguardo per cui è necessario avere una certa cautela con questo prodotto, anche se naturale. Gli effetti collaterali legati alla melatonina in sé sono sonnolenza diurna, mal di testa, alterazioni della pressione, abbassamento della temperatura corporea, ma questo in genere è dovuto ad un sovraddosaggio dell’ormone; in gravidanza, poi, la melatonina esogena è in grado di alterare la produzione di ormoni e quindi anche lo sviluppo del feto.
Prima di assumere melatonina in gravidanza, per questo, è possibile avere alcune accortezze e alcune abitudini che possono migliorare l’insonnia quando si è in dolce attesa. Ad esempio, è consigliato ridurre l’assunzione di caffeina prima di andare a dormire, può essere utile cercare di ridurre i riposini durante il giorno e praticare un’attività fisica adatta alla propria gravidanza per ricavare del benessere per il nostro organismo. Anche dei massaggi rilassanti possono aiutare ad alleviare i dolori e le tensioni tipiche della gravidanza, come anche praticare la meditazione; utilizzare dei cuscini specifici per la gestazione può essere un buon aiuto, come anche creare un’atmosfera accogliente in camera da letto con luci e profumi.
In conclusione, quindi, la melatonina in gravidanza apporta sicuramente degli importanti benefici che devono essere controbilanciati ai possibili rischi che la sua assunzione comporta in questa speciale quanto delicata fase della vita di una mamma. È importante, quindi, consultare il proprio medico prima di assumere degli integratori in gravidanza poiché, per quanto naturali, possono avere interazioni col feto ed essere eventualmente pericolose.
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