mal_di_pancia-probiotici-influenza-intestino-fermenti_lattici-integratoriLa flora batterica intestinale è una delle principali parti del nostro sistema immunitario ma quali sono i probiotici migliori per garantire la sua salute? I probiotici sono di vario tipo e contengono batteri differenti che hanno azionidiverse, tutte indispensabili per la nostra salute. Quindi in base a cosa bisogna scegliere un probiotico? Quanti e qualitipi esistono? Per cosa devono essere usati? È arrivato il momento di scoprirlo.

 

 

Probiotico o prebiotico?

La prima fondamentale distinzione è tra questi due termini: molto simili e spesso erroneamente scambiati o usati impropriamente. I probiotici sono microrganismi vivi (batteri) che quando assunti nelle giuste quantità, sono in grado di apportare benefici all’organismo. I prebiotici, invece, non sono necessari alla nostra salute ma compiono un’azione fondamentale: sono delle sostanze non digeribili che agevolano la crescita e il miglioramento della qualità dei batteri già esistenti nell’intestino. Potremmo dunque dire che probiotici e probiotici agiscono al meglio solo se combinati, ecco perché negli integratori troviamo entrambi.

 

Di batteri benigni ne esistono diversi tipi: la flora batterica intestinale, la flora batterica orale, la flora batterica cutaneae la flora batterica vaginale, per citare alcuni esempi. I batteri che migliorano le difese immunitarie agiscono tramite simbiosi con il nostro corpo apportando benefici ad entrambi. Prendiamo come esempio la flora batterica intestinale: quando ingeriamo sostanze che non siamo in grado di digerire o che sono nocive, i batteri le eliminano al posto nostro e questo permette loro di essere nutriti e dunque di moltiplicarsi e crescere. Riassumendo, quindi, il nostro organismo è agevolato perché si libera di sostanze indigeribili o nocive e alla flora batterica intestinale, invece, viene fornito il necessario per potersi alimentare.

 

La flora batterica, detta anche microbiota umano, presenta tre diversi tipi di batteri:

 

  • i Bifidobacteria
  • i Lactobacilli
  • i Eubacteria

 

questi sono i batteri contenuti anche negli integratori probiotici poiché si aggiungono a quelli già presenti nell’intestino aumentandone il numero e la qualità.

 

 

Tipi di probiotico: quale scegliere?

Tra questi tipi di batteri ne troviamo di diverse specie con differenti peculiarità e azioni, questo permette di capire meglio quale integratore scegliere e che tipo di probiotico prediligere per trattare il problema.

 

Soprattutto per quanto riguarda i lactobacilli, esistono differenti tipi in grado di compiere delle azoni specifiche. Solitamente all’interno degli integratori si trovano tutti, o quasi, perché sono indispensabili per la nostra salute.

 

Lactobacillus acidophilus per diarrea/stitichezza, acne e salute vaginale:

è quello più utilizzato e riconosciuto per i problemi intestinali grazie alla sua facilità con cui colonizza l’intestino e il colon. Svolge molte funzioni utili all’uomo tra cui l’eliminazione di tossine nocive, aiuta la sintesi della Vitamina B a livello intestinale, favorisce i processi digestivi di proteine e grassi, riduce la diarrea e migliora la stitichezza.

È un prezioso alleato delle donne nella prevenzione di infezioni agli apparati genitali quali Candida e vaginiti batteriche. Lo si trova comunemente nei processi di lavorazione di yogurt e formaggi.

 

Lactobacillus càsei per l’intestino e le funzioni cerebrali

è un probiotico che riduce sensibilmente la diarrea, migliora la costipazione, riduce la flatulenza e ha avuto diverse azioni positive nel combattere l’intolleranza al lattosio. Ha avuto anche risultati notevoli nella diminuzione di stanchezza cronica, ansia e depressione in alcuni individui.

 

Lactobacillus reuteri per coliche e diarrea:

la produzione di reuterina dà un apporto benefico all’attività antimicrobica e aiuta a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale. È usato nei trattamenti di coliche e diarrea, specialmente nei neonati.


Lactobacillus rhamnosus per infiammazione intestinale ed eczemi:

viene usato nella prevenzione e nella cura dei disturbi legati all’infiammazione cronica intestinale, serve anche per attenuare la diarrea e quindi è ottimo dopo un ciclo di antibiotici o da portare sempre con sé quando si viaggia. È stato dimostrato inoltre che una sua assunzione nei primi mesi di vita (o addirittura durante la gravidanza) di questo ceppo batterico previene e diminuisce il rischio di eczemi.

 

Lacotbacillus plantarum per l’umore e l’irritazione intestinale:

svolge importanti attività nel combattere l’insorgenza di microrganismi nocivi e grazie alla sua capacità di resistenza agli antibiotici espleta un’importante azione antinfiammatoria ed è sempre più utilizzato nella preparazione dei fermenti. È ottimo contro l’Escherichia Coli e contro la sindrome dell’intestino irritabile, questo ha effetti sull’umore rendendo la persona più serena e felice. Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato che questo ceppo potrebbe essere responsabile dell’innalzamento dei livelli di serotonina e dopamina, i due ormoni della felicità.

 

Streptococcus thermophilus per diarrea e influenza intestinale:

sono comunemente presenti nella lavorazione di formaggi e yogurt e fanno parte della flora “positiva” presente nel nostro intestino, servono a tenere sotto controllo, con l’acido lattico che producono, la produzione dei loro antagonisti “negativi” responsabili di forme diarroiche e dolori al basso ventre spesso presenti nelle fasi influenzali.

 

 

Quando invece parliamo di bifidobatteri, il più comune e largamente utilizzato è il

Bifidobatterium Bifidum per le intolleranze, le vitamine e le infezioni:

si trova comunemente nel nostro organismo ed è in grado di alleviare in modo significativo la sindrome del colon irritabile. Ottimo per gli stati di stitichezza, diarrea, flatulenza e dolori addominali. È molto utile anche per intolleranzea livello intestinale come quella al lattosio.

 

 

Fermenti lattici probiotici per la salute intestinale

La salute del nostro intestino è delicata e facilmente attaccabile se non è sana al 100% e se non dispone di tutti i batteri utili a garantire un apparato intestinale salubre e forte. È resistente ma purtroppo bastano poche e piccole cose per metterla a rischio: un trattamento antibiotico, una sostanza nociva ingerita, una poca assunzione degli alimenti che contengono questi batteri. E quando la flora batterica intestinale non funziona al meglio, la qualità della nostra vita viene sensibilmente abbassata.

 

Ecco perché dobbiamo sempre assicurarci di avere una quantità e una qualità di batteri sufficienti nel nostro intestino e quando non è così dobbiamo ricordarci di risolvere tempestivamente il problema con un integratore probiotico e prebiotico in grado di ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale.

 

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