Lo sciroppo di lumaca è un prodotto che si ottiene direttamente da questi animali. Può essere formulato utilizzando estratti di Helix pomatia, o chiocciola vignaiola, oppure di Helix aspersa, o chiocciola zigrinata. Queste sono due molluschi gasteropodi della famiglia delle Helicidae, comunemente conosciute come chiocciole. Le lumache producono in maniera fisiologica il loro secreto, detto bava, ed è fondamentale per loro al fine di mantenere la loro cute ben idratata e protetta dai traumi che possono riportare a seguito dello strisciamento. Questa bava viene prodotta da delle ghiandole localizzate a livello dei loro piedi ed è ricca di sostanze che la rendono un estratto unico nel suo genere: al suo interno, infatti, contiene collagene, acido glicolico, vitamine, minerali, allantoina, acido lattico ed altre sostanze.
Per ottenere lo sciroppo di lumaca è necessario quindi ricavare la bava da questi molluschi e filtrarla in modo tale da eliminare le impurità che possono essere presenti al suo interno. In questo modo si ottiene un estratto ricco di elementi benefici utilizzato in particolare contro gli stati influenzali e la tosse grassa. L’altro aspetto fondamentale di questa pratica è che è totalmente innocuo per le lumache e preserva, quindi, il loro benessere dal momento che è effettuato in modo altamente controllato, ai giusti livelli di umidità e temperatura.
L’uso dello sciroppo di lumaca risale a migliaia di anni fa, addirittura al I secolo d.C., ed aveva i più svariati impieghi in campo medico. In passato, infatti, la bava di lumaca veniva principalmente utilizzata come rimedio contro le affezioni dermatologiche, come le ferite, gli ascessi e le ustioni.
Nel XVIII secolo, invece, scoprirono ulteriori utilizzi di questo estratto, tanto che fu impiegato anche per curare nefriti e perfino la tubercolosi; ma fu solamente più tardi, circa nel XIX e XX secolo, che furono messe in risalto le sue proprietà benefiche nei confronti dell’apparato respiratorio e che si iniziò a formulare i primi preparati utili in questo campo.
Dal momento che diventò nota l’utilità dell’estratto di lumaca nel campo delle problematiche dell’apparato respiratorio, come tosse, pertosse e bronchite, intorno al 1950 il professor Quevauviller iniziò degli studi approfonditi sulle sue proprietà terapeutiche. Grazie ai suoi esperimenti fece delle importanti scoperte: innanzitutto comprese la grande quantità di sostanze benefiche al suo interno, prime tra tutte le vitamine, come la A, la C e la E. Comprese anche che la sua azione mucolitica è dovuta agli enzimi contenuti al suo interno che, grazie alla loro attività litica, sono in grado di scindere le secrezioni contenute nei bronchi e facilitarne l’espettorazione.
La prima grande utilità dello sciroppo di lumaca, infatti, è quello di ridurre la tosse grassa che si viene a creare a seguito dell’infezione di virus e, in particolare, di batteri. La tosse grassa viene anche chiamata tosse produttiva e si differenzia dalla tosse secca per la presenza del catarro, una secrezione densa e viscosa spesso di colore giallo-verdastro. In realtà, il meccanismo della tosse, per quanto fastidioso, è un fondamentale meccanismo di difesa messo in atto dal nostro corpo per eliminare i batteri che scendono all’interno delle nostre vie aeree: il muco viene prodotto per intrappolare le particelle nemiche e la tosse si instaura per facilitarne l’espettorazione e ripulire, così, i nostri bronchi.
Proprio per preservare questo meccanismo di difesa, lo scopo dello sciroppo di lumaca non è quello di andare ad eliminare la produzione del catarro ma di facilitarne l’eliminazione. È considerato, infatti, uno dei migliori fluidificanti naturali grazie ai suoi enzimi litici che sono in grado di ridurre la viscosità del muco e garantirne l’espettorazione in modo più facile. Oltre a questa funzione, i principi attivi dello sciroppo di lumaca lo rendono una sostanza in grado di lenire le mucose o gli epiteli danneggiati, per riparare le zone di laringe e bronchi che possono essere stati alterati dai patogeni.
Ecco perché lo sciroppo di lumaca diventa molto utile in tutti i processi irritativi delle vie respiratore, nella pertosse, nelle bronchiti, negli stati influenzali e para-influenzali, ma non solo: le sue importanti capacità lenitive diventano utili anche in altri distretti corporei, come a livello gastrico per le sue capacità cicatrizzanti, oppure a livello dermatologico, tanto che viene utilizzato in alcuni prodotti di cosmesi per la cura dell’acne e delle bruciature e per ridurre i segni del tempo sulla pelle, idratandola e ammorbidendola e favorendo la rigenerazione cellulare.
In commercio esistono molteplici formulazioni di sciroppo di lumaca, ognuno dei quali contiene estratti differenti ed eccipienti differenti che ne vanno a potenziare le capacità benefiche. Oltre, infatti, agli estratti di Helix aspersa o Helix pomatia, un buon sciroppo di lumaca può contenere anche:
In base, poi, alle differenti formulazioni varia anche la posologia dello sciroppo di lumaca, in particolare in base alla quota di estratto al suo interno. Generalmente è indicata un’assunzione orale del prodotto, preferibilmente lontano dai pasti, della dose di un cucchiaio dalle due alle quattro volte al giorno. Una particolare accortezza deve essere prestata nei bambini al di sotto dei 3 anni di età per cui è bene valutare le possibili controindicazioni dello sciroppo di lumaca.
Lo sciroppo di lumaca è quindi un integratore naturale molto utile per far fronte agli stati influenzali e alla tosse grassa, sia per i più grandi che per i più piccoli. Grazie alle sue molteplici proprietà benefiche è in grado di alleviare i fastidiosi sintomi delle infezioni contratte durante l’inverno e facilitare una più rapida guarigione. Essendo, poi, un prodotto naturale è possibile assumerlo in totale sicurezza e ritardare il più possibile l’assunzione di farmaci.
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