La melatonina è un ormone che viene secreto fisiologicamente dal nostro organismo, in particolar modo dalla ipofisi. Il suo ruolo è quello di regolare il ritmo sonno-veglia tanto che la sua produzione è strettamente regolata dalla luce solare: il raggio luminoso giunge a livello della retina, nell’occhio, e l’informazione viene veicolata all’ipofisi che riduce, così, la secrezione di melatonina; al contrario, durante la notte, il buio fa sì che ne sia accentuato il rilascio per favorire il sonno.
Osservando i grafici della produzione della melatonina in un individuo, infatti, si può notare che il picco massimo si verifica nelle ore notturne e, al contrario, i valori minimi si registrano durante il giorno. Anche durante la vita di una persona i valori di melatonina variano: in particolare nei primi mesi di vita la produzione è piuttosto ridotta, aumenta poi durante la giovinezza e tende a ridursi nuovamente andando verso la vecchiaia. Questo è alla base del fatto per cui le ore del sonno tendono ad essere ridotte sia nei neonati che negli anziani.
I problemi del sonno sono suddivisi in due grandi categorie che sono, da una parte, le persone che fanno fatica ad addormentarsi ma che poi riescono a riposare bene tutta la notte, dall’altra le persone che si addormentano facilmente ma che si svegliano ripetutamente durante la notte. La melatonina è funzionale soprattutto per la prima categoria di persone e per questo è ampiamente utilizzata anche nelle persone che soffrono di jet-lag, nelle quali uno squilibrio del normale ritmo circadiano impedisce di prendere sonno al nuovo orario.
Innanzitutto, è importante ricordare che la melatonina ha effetti collaterali soprattutto nei suoi consumatori cronici: le persone che ne fanno un utilizzo sporadico, e quindi per bravi lassi di tempo, è molto raro che siano soggetti ad effetti indesiderati dati da questo ormone.
Per quanto riguarda la melatonina e gli effetti collaterali comuni ad essa associata possiamo citare:
Per quanto riguarda, invece, la melatonina e gli effetti collaterali meno frequenti vi sono:
Come effetti collaterali rari vi sono la diminuzione della libido, svenimenti, crampi muscolari (soprattutto notturni), variazioni dell’umore.
Anche un utilizzo scorretto degli integratori alla melatonina può influire sull’efficacia del prodotto, come la sua assunzione poco prima di coricarsi; in questo caso, infatti, il corpo non avrebbe abbastanza tempo per ricavarne l’effetto desiderato e la difficoltà ad addormentarsi rimarrebbe inalterata. Paradossalmente, in realtà, in molte persone sembra che la melatonina abbia effetto ugualmente anche se assunta tardi e questo sarebbe dovuto all’effetto placebo che la sua assunzione porta nell’individuo.
Proprio perché la melatonina e i suoi effetti collaterali possono causare dei disagi in alcune persone, è necessario che alcune classi di pazienti prestino attenzione alla sua assunzione. Tra questi possiamo citare pazienti con patologie epatiche o malattie renali, patologie autoimmuni o persone che soffrono di ipertensione, diabete o epilessia. Pazienti piuttosto fragili sono anche pazienti trapiantati o che presentano alterazioni nella coagulazione, come gli emofilici.
Altra categoria di persone che devono prestare attenzione al suo utilizzo sono le donne in gravidanza. In realtà, l’azione della melatonina sulle donne incinte è ancora in fase di studio ma, in ogni caso, è bene che la futura mamma o la neomamma in allattamento chieda il parere del proprio medico prima di assumerla.
La causa per cui i pazienti sopracitati devono modulare l’utilizzo di melatonina è che spesso questi sono sottoposti a piani terapeutici che possono interagire con l’assunzione dell’integratore. Tra questi farmaci possiamo, infatti, citare:
L’assunzione di melatonina, quindi, è di grande utilità per la maggior parte delle persone che soffrono di insonnia; essendo un prodotto naturale, infatti, è priva di controindicazioni se la sua assunzione rispetta le modalità e il dosaggio adeguato. Alcune persone, tuttavia, è fondamentale che si rivolgano al loro medico curante per comprendere se la loro patologia o la loro terapia possa interferire con l’utilizzo della melatonina e causare effetti collaterali.
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